“ Idea per un racconto sulla gente a Manhattan, che si crea costantemente dei problemi veramente inutili e nevrotici perchè questo le impedisce di occuparsi dei più insolubili e terrificanti problemi universali. Ah, ehm…deve essere ottimistico, Perchè vale la pena di vivere ? E’ un’ottima domanda. Bè, ci sono certe cose per cui vale la pena di vivere. Ehm…per esempio…ok…per me…io direi…il vecchio Groucho Marx, per dirne una e…Joe Di maggio e…il secondo movimento della sinfonia Jupiter e…Louis Armstrong, l’incisione di Potato head blues e…i film svedesi naturalmente…L’educazione sentimentale di Flaubert…Marlon Brando, Frank Sinatra…quelle incredibili mele e pere dipinte da Cezanne…i granchi di Sam Wo…il viso di Tracy…”
Woody Allen – Manhattan –
Idea per un racconto sulla gente, ad Aquila, che si crea costantemente dei problemi veramente inutili e nevrotici, perché questo le impedisce di occuparsi dei più insolubili e terrificanti problemi universali e cittadini. Ah, ehm…dovrebbe provare ad essere ottimistico.
Perchè vale la pena vivere ?
E’ un’ottima domanda. Bè, ci sono certe cose per cui vale la pena di vivere, e di vivere ad Aquila.
Proverei a fare una Lista, più che un racconto; una delle centomila liste possibili, dando per scontato e acquisito, in ogni Lista scrivibile, l’amore di chi ti ama e che tu ami, o l’amore per i figli, o per la famiglia. Vediamo…
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Quando fiorisce la Primavera sul Gran Sasso;
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Il passaggio di Boninsegna a Rivera per il gol del 4-3 di Italia-Germania 1970;
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Quasi tutte le colonne sonore di Ennio Morricone e i film che hanno accompagnato;
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I pomodori;
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I fumetti di Tex Willer;
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Le ninfee di Monet al Museo dell’Orangerie a Parigi;
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Un bicchiere di rosso al Boss ( quale dei due ? Entrambe );
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Alberto Sordi e Vittorio Gassman fucilati dagli austriaci ne “La grande guerra” di Mario Monicelli;
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La trentaduesima giornata del campionato di calcio Serie B 1984-1985: la partita Bologna-Lecce;
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La vocazione di Matteo, di Caravaggio, in San Luigi dei Francesi a Roma;
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I Corti, di Aldo, Giovanni e Giacomo;
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London Calling, dei Clash, l’intero doppio album;
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“Il nome della rosa”, di Umberto Eco, e “il Conte di Montecristo”, di Alexandre Dumas e Sandokan, e “Il secolo breve”, di Hobsbawm;
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La Vespa 125 px;
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Il mare di Gallipoli visto da Aquila;
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Le Clarks;
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Se ti dicono che è solo una ciste;
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Sandro Pertini che, in Tribuna reale al Bernabeu dice: “Non ci prendono più…”;
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Il prossimo viaggio;
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Bebe Vio che vince.